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Dintorni

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    Gole dell’Alcantara

    La formazione dell’alveo dell’Alcantara risale a circa 300.000 anni fa, tuttavia l’attuale aspetto del fiume nel tratto delle Gole risale alle colate verificatesi negli ultimi 8.000 anni. La presenza dell’acqua del fiume e la relativa percolazione all’interno della massa magmatica ha causato un raffreddamento più veloce dando origine a profonde fratture irregolari (alcune perfino caotiche) le quali, intersecandosi, formano strutture prismatiche di varia configurazione: a catasta di legna” (disposte orizzontalmente), ad “arpa” (leggermente arcuate), a “rosetta” (andamento radiale). Le formazioni più regolari sono quelle verticali, a “canna d’organo”, e possono raggiungere anche i 30 metri.

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    Savoca

    A Savoca, cittadina medievale nell’ entroterra della costa jonica, appena arrivati, in cima ad una aspra salita, si è accolti, come un benvenuto, dal particolarissimo bar del paese che il regista F.F.Coppola lo volle per una scena del suo famosissimo film “Il Padrino”. Da allora, era il 1972, il Bar Vitelli, come lo chiamò il regista nella scena nella quale don M.Corleone (Al Pacino) chiede a Vitelli (S.Urzì) la mano di Apollonia ( S. Stefanelli), sua figlia, non solo porta quel nome, ma all’interno vi sono oggetti d’epoca e foto di scena che ricordano appunto quell’evento. Il bar, caratterizzato da un bellissimo e fitto pergolato, offre ai visitatori la possibilità di gustare una buonissima granita di limone, dai frutti appena raccolti e di inzupparvi i “zuccarati”, classici dolcetti locali, dalla forma affusolata, che ben si combinano con il sapore acidulo della granita.

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    Forza D’agrò

    Forza D’agrò è un luogo incantato che sovrasta la costa ionica di Taormina. Il suo centro lascia a bocca aperta, con la piazza principale costituita da un mosaico di pietra bianca lavica, incorniciata da marciapiedi alberati che si apre sul belvedere dai cui si vede Taormina. Il panorama che si stanzia davanti toglie il fiato. Affacciata sulla piazza del paese c’è la chiesa di S. Antonino, ora adibita ad Auditorium comunale, ma con origini molto più antiche. A pochi passi dalla chiesa si può invece ammirare lo splendido portale della Casa Sterrantino.

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    Castelmola

    Castelmola è un grazioso paesino che domina Taormina dall’alto. Si tratta di un delizioso borgo medievale, una sorta di luogo in cui il tempo pare essersi fermato. Curatissimo in ogni dettaglio e lontano dall’idea della sfrenata modernità. I suoi sedici chilometri quadrati di estensione sul territorio offrono la possibilità di ammirare e godere di diversi percorsi naturalistici che, un tempo, costituivano le uniche vie d’accesso e di comunicazione per il borgo. Oltre alla via dei Saraceni, sono stati recuperati diversi percorsi da godere lento pede, basti pensare alle cosiddette Scalazze, costruite per ordine di Lady Florence Trevelyan. Questi percorsi conducono fino a monte Venere, la cima più alta del comprensorio che offre un belvedere senza eguali; qui la fitta macchia mediterranea si fa casa per rapaci di ogni genere e teatro naturale per gli amanti del birdwatching. Castelmola è un gioiello naturale, uno scrigno dal patrimonio storico inestimabile per bellezza e retaggio culturale, ma, soprattutto, teatro di feste religiose suggestive, come per esempio la festa dedicata al patrono S. Giorgio che coinvolge la cittadina ogni 23 Aprile tra rituali, spettacoli di intrattenimento ed una fiera che si snoda lungo tutta la strada d’accesso al borgo.

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    Taormina

    Taormina è una città collinare sulla costa orientale della Sicilia. È situata nei pressi del Monte Etna, un vulcano attivo con sentieri che arrivano alla sommità. La città è nota per il Teatro Antico di Taormina, un antico teatro greco-romano ancora oggi in funzione. Vicino al teatro, i dirupi che scendono fino al mare formano insenature con spiagge sabbiose. Una stretta striscia di sabbia collega alla minuscola Isola Bella, che è una riserva naturale.

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    Etna

    L’Etna, il più alto vulcano attivo d’Europa, detto anche Mongibello, che sorge a metà della costa orientale della Sicilia. La regione etnea, delimitata dal corso dell’Alcantara e da quello del Simeto, ha un perimetro di 212 km e una superficie di 1570 km2. L’edificio etneo presenta un diametro basale di circa 40 km con altezza superiore ai 3300 m. Il profilo del vulcano si presenta sostanzialmente concavo, con pendenze che aumentano bruscamente di 20° al di sopra dei 1800 m. Nel 2013, l’Etna è stato annoverato dall’UNESCO nel patrimonio mondiale dell’umanità.